Biblioteca città di Praga
2. 12. 2016
Lectio magistralis: “Vittorio Storaro e la cinematografia digitale” 02.12.2016
Proiezione del film: “Cafè society” 02.12.2016
il venerdì 02 dicembre p.v., sarà la data dell’intera rassegna, dedicata alla figura del maestro Storaro che presenzierà personalmente a tutti gli appuntamenti della giornata. Alle ore 14.30 Vittorio Storaro interverrà alla chiusura ufficiale della mostra aperta il 25.10. e in quella sede spiegherà i motivi che lo hanno portato a dar vita a questo prestigioso progetto. Alle 15.00 - presso la sala cinematografica della “Biblioteca della Città di Praga” a Marianske nam. 1, Praga 1 - il maestro Storaro sarà impegnato in una lectio magistralis dal titolo “Vittorio Storaro e la cinematografia digitale”, in cui illustrerà il nuovo sistema di acquisizione delle immagini in movimento come flusso di dati digitali, che ha rivoluzionato l’intero mondo della produzione cinematografica.
In particolare saranno numerosi i riferimenti all’ultimo film girato insieme a Woody Allen – Cafè society - che è stato realizzato proprio con questa nuova tecnologia. Negli ultimi anni la ripresa digitale, ha sempre più preso piede nella produzione cinematografica tanto da soppiantare il vecchio sistema che prevede l’uso della classica pellicola.
Alla fine dell’incontro per cui si prevede una durata di 2 ore, verrà proiettato l’ultimo film diretto da Woody Allen con la direzione della fotografia affidata al maestro Storaro – Cafè society. La visione del film sarà la chiusura ideale della serata. Infatti si tratta del primo film di Woody Allen girato in digitale, il quale ha riscosso un grosso consenso da parte della critica internazionale. Tra l’altro è stato scelto come film di apertura, fuori concorso, del festival di Cannes tenutosi nel maggio di quest’anno e proprio in questi giorni, viene ufficialmente proiettato in tutte le sale cinematografiche europee.
Dice a proposito di questo film, Vittorio Storaro: “Amo che questo è un vero film di Woody Allen, nel senso che è il narratore. Ne riconosco la sua personalità. Sta decidendo se usare effettivamente la sua voce, e spero che lo faccia. Con la narrazione, possiamo essere più liberi, in un certo senso, nel raccontare la storia. Con un narratore, perdi il contatto con la realtà, e il mondo è un quadro dipinto che può richiedere una sorta di riferimento visivo in relazione al periodo politico, sociale e artistico del film. Questo [è] qualcosa che di solito mi piace. Mi può dare diversi approcci”.
L’appuntamento sarà aperto agli studenti dell’Accademie di cinematografia, fotografia ed arte e a tutta la cittadinanza, alla presenza del maestro Storaro, del Presidente della fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto, dell’Ambasciatore d’Italia, S.E. Aldo Amati e di tutte le autorità ceche ed italiane.