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Fondazione
Eleutheria

promotore di
attività culturali

MOSTRA DELLE OPERE DI JAROMIR SCHOR ALLA CASA DEL MANTEGNA DI MANTOVA

 

Mantova, Casa del Mantegna

13 MARZO / 12 APRILE 2015

Il realismo socialista del cecoslovacco Jaromir Schor alla Casa del Mantegna di Mantova

La mostra aperta dal 13 marzo al 12 aprile è stata promossa dalla Fondazione Eleutheria in collaborazione con la Fondazione Banca Agricola Mantovana. In esposizione una novantina di quadri realizzati tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, che testimoniano i momenti più significativi della macchina bellica cecoslovacca

L'artista Jaromir Schor è considerato uno dei maestri del realismo socialista cecoslovacco.

Una novantina i quadri esposti, in parte realizzati tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso, mentre altri non sono datati, ma presumibilmente risalgono al 1955-60. Articolata in quattro sezioni, si possono ripercorrere i momenti più significativi della macchina bellica, dell'orgoglio di un popolo, del dolore composto e della costruzione che segue la distruzione.

I suoi lavori vennero influenzati dal "periodo buio" degli anni della guerra. Nato nel 1912 a Tikovice, iniziò gli studi volendo intraprendere la carriera odontoiatrica, ma li interruppe quasi subito. Studente alla Scuola d'Arte e dell'Artigianato a Brno, completò il suo percorso all'Accademia delle Belle Arti di Praga, dedicandosi inizialmente all'arte figurativa, manifestando interesse per le persone semplici della campagna della Valacchia e in seguito per la pittura paesaggistica ambientata nei Carpazi e sui monti Tatra.

«E' stato un grande esponente del realismo socialista, raffigurando il lavoro, la Nazione, la guerra e la difesa dei confini - ha osservato ieri durante la presentazione Francesca Zaltieri vice presidente della Provincia-. Anche il mantovano è terra del realismo con il Premio Suzzara. Questo è un percorso che proseguirà in altri siti della nostra città».

Autore di grande qualità sia tecnica che pittorica, fu costretto ad interrompere gli studi quando scoppiò la seconda guerra mondiale. Nel 1951 fondò il gruppo \"Kolektiv C.S.C", sciolto due anni più tardi. Con alcuni componenti e scultori contribuì a dare vita all'"Armàdnì Vytvarnè Studio\", un'istituzione voluta su iniziativa del ministero della Difesa nel tentativo di emulare gli artisti sovietici.

«Non si può liquidare il realismo socialista solo al servizio della propaganda», ha sostenuto Francesco Augusto Razetto della Fondazione Eleutheria che detiene più di 800 opere di Schoř, deceduto nel 1987 a Praga.