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Fondazione
Eleutheria

promotore di
attività culturali

ET CETERA
Mostra Praga per artisti sotto 40

 

Instituto Italiano di Cultura di Praga

9 SETTEMBRE / 30 SETTEMBRE 2013

Mostra d’arte contemporanea dedicata a 12 artisti cechi sotto i 40 anni

ET CETERA

Curatori: Genny Di Bert - Francesco Augusto Razetto - Ottaviano Maria Razetto
Progetto Architettonico: Ottaviano Maria Razetto
Produzione: Eleutheria foundation
PR: Zuzana Halfarova and Sandra Maitahová
Responsabile informatico: Davide Razetto
Graphic design: Andrea Di Piazza, Emilio Merola, Flavio Mirabella and Gianluca Vicini
Musica: Eva Slana and Lucie Klasek (femme 2 fatal)
Realizzazione: Ok Advertising s.r.o., Spektrostav s.r.o., IdigiTisk, Alza cz, Cerny Orel, Tablet Media
Sotto il patrocinio di: Ambasciata d’Italia a Praga, Ministero degli Affari Esteri Ceco – Sezione Diplomazia, Città di Praga Capitale, Istituto Italiano di Cultura di Praga, Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca
Istituto Italiano di Cultura di Praga
Šporkova 14 – Praha 1

ET CETERA… è il nome della mostra che è stata inaugurata Lunedì 09.09 alle ore 17,30 dedicata ai giovani artisti cechi sotto i 40 anni. 12 artisti - selezionati all’interno degli oltre 600 che hanno inviato il loro portfolio – hanno avuto l’opportunità di presentare le loro opere all’interno dei prestigiosi spazi del Centro Culturale Italiano di Praga. La rassegna promossa dalla fondazione Eleutheria è stata curata dal Presidente della fondazione, Francesco Augusto Razetto, dalla Prof.ssa Genny di Bert e dall’arch. Ottaviano Maria Razetto che ha curato anche il progetto architettonico degli spazi.

La rassegna nasce da un percorso che la stessa fondazione Eleutheria ha realizzato in questi pochi ma prolifici anni dalla sua fondazione. Nei primi anni della sua attività, la fondazione ha rivolto una particolare attenzione al periodo definito Realismo socialista, cercando di restituirgli quel valore essenzialmente artistico che da molti gli era stato negato. Adesso svolge il proprio sguardo verso il presente cercando di osservare come si sono mossi gli artisti cechi negli ultimi 24 anni dopo la caduta del regime comunista e la fine delle costrizioni alla libertà di espressione. Gli artisti presenti alla rassegna saranno: Hana Babak, Jan Kaláb, Martin Kocourek, Martin Matoušek, Jakub Matuška, Jan Mikulka, Jakub Nepraš, Ondřej Oliva, Tets Ohnari, Matěj Rejl, Zdeněk Trs e Roman Týc.

La mostra occupa gli spazi della chiesa e di due ampli locali adiacenti dell’Istituto Italiano di Cultura. L’idea prima era quella di non sminuire, con il progetto, la grandiosità, come la bellezza degli spazi originali. Del resto però, l’esigenza di esporre un certo numero di opere e alcune anche di grande dimensione, imponeva la necessità di pensare ad aumentare le superfici espositive. “Da qui l’idea di realizzare all’interno del corpo della chiesa, dei piccoli volumi alti 2,60 m. che si distaccassero dai lati della stessa quasi a voler ricreare delle cappelle laterali o, forse meglio dei confessionali.” – racconta Ottaviano Maria Razetto – “Quest’ultima immagine evocativa, credo si addica di più nel descrivere la prima parte dell’idea progettuale, perchè fin da subito l’idea fu quella di realizzare piuttosto dei mobili che non degli elementi che anche solo apparentemente si confondessero con l’architettura originale della chiesa. D’altro canto sempre più forte avanzava il desiderio di trasformare questi "confessionali" in vere e proprie scatole o per meglio dire casse; del tutto simili a quelle che vengono utilizzate per il trasporto delle opere d’arte da un posto ad un altro. Così che, queste "casse" appaiono come appena scaricate e disposte ai lati della navata della chiesa; qualcuno, l’architetto, le ha semplicemente aperte per dare al visitatore la possibilità di vedere quello che conservavano all’interno. Ecco perché i volumi realizzati in semplice cartongesso, lungo i due lati della chiesa vengono come ricoperti da una serie di assi di legno disposte anche in modo sconclusionato, come a voler rappresentare anche il rude, violento, gesto di apertura delle stesse. Al loro interno i quadri, le sculture, le installazioni paiono vivere in un un mondo senza tempo, sospese a mezz’aria in pareti perfettamente e inopinatamente bianche. In questo senso la chiesa non perde quel senso di forte religiositá che pervade ogni sazio”.

Il percorso espositivo è stato scandito dalla proiezione di una serie di video interviste realizzate a tutti gli artisti presenti su tematiche che vanno dal significato delle loro opere a tratti della propria storia personale. Inoltre a supporto della visita sarà consultabile un video catalogo contenente la biografia di ogni singolo artista e immagini della loro produzione.

La rassegna è patrocinata dall’Ambasciata d’Italia a Praga, dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ceca, dalla Città di Praga, dall’Istituto Italiano di Cultura di Praga, e dalla Camera di Commercio e Industria Italo-Ceca.

Tra le personalità presenti si ricordano tra gli altri l’Ambasciatore d’Italia a Praga – S.E. Pasquale d’Avino – il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga - Dott. Giovanni Sciola e il Presidente della Camera di Commercio Italo Ceca – Sergio Salvagno.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 settembre osserverà i seguenti orari: lunedì, martedì e giovedì dalla 9 alle 13 e dalle 14 allle 16, il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20 e il venerdì dalle 9 alle 14. Sabato e Domenica chiuso. Ingresso gratuito.